Caduta capelli: cause più frequenti e come contrastarla

La caduta dei capelli è un problema molto comune che colpisce una persona su due. Secondo una ricerca, si stima che ne soffre quasi il 90% degli uomini e più del 30% delle donne. Non c’è un’unica causa alla caduta dei capelli, come non esiste una sola soluzione. Quali sono le cause più frequenti della perdita dei capelli e come possiamo contrastarla? Prima di tutto, cerchiamo di capire il motivo per cui stiamo riscontrando questo problema, da quanto tempo abbiamo notato una maggiore perdita di capelli, se è qualcosa quindi di temporaneo, come la caduta stagionale dei capelli, o si tratta di qualcos’altro.

A cosa può essere dovuta la perdita dei capelli? Vediamo le cause principali.

Cause della perdita dei capelli 

Le cause della caduta dei capelli possono essere davvero tante, e sono sia transitorie, fisiologiche o possono essere più gravi. In molti casi la caduta dei capelli può essere contrastata, in altri è qualcosa di passeggero, oppure può essere irreversibile, ma si può comunque porre rimedio.

Chi perde più capelli, l’uomo o la donna? Gli uomini tendono a perdere più capelli rispetto alla controparte femminile.

Perdita dei capelli: la genetica

La maggior parte delle cause è legata alla genetica, ossia si tratta di una condizione che è legata alla nostra famiglia. Questa si può verificare con l’avanzare dell’età e svilupparsi poi con il tempo. Sono tanti i ragazzi piuttosto giovani che poco più che ventenni iniziano ad avere problemi legati alla caduta dei capelli. Non dobbiamo però tener solo presente il lato paterno, ma considerare anche il lato materno. Nostro padre potrebbe avere una chioma più folta rispetto alla nostra nonostante l’età, ma magari nella famiglia di nostra madre ci sono stati casi di perdita dei capelli in età piuttosto giovane.

Alopecia androgenetica e caduta capelli

L’alopecia androgenetica è la causa principale della perdita dei capelli e si verifica a causa di fattori genetici e ormonali. Comincia con il diradamento progressivo del cuoio capelluto e colpisce l’80% degli uomini. Meno le donne.

La predisposizione genetica è determinante nella sua comparsa. Se i genitori o i parenti stretti soffrono di perdita di capelli precoce, c’è una maggiore probabilità che si possa incorrere in questa condizione. Gli ormoni androgeni, in particolare il diidrotestosterone (DHT), svolgono un ruolo cruciale nell’alopecia androgenetica. Nei soggetti geneticamente predisposti, i follicoli piliferi situati sulla sommità e ai lati della testa diventano sensibili agli effetti del DHT. Questo porta a un restringimento del follicolo pilifero e, nel tempo, a una progressiva miniaturizzazione dei capelli, rendendoli più corti e sottili. Nell’uomo, l’alopecia androgenetica di solito inizia nella zona frontale e sulla sommità della testa. Nelle donne, la perdita di capelli è più diffusa e spesso si manifesta come un assottigliamento generale sulla parte superiore della testa.

Nell’uomo, l’alopecia androgenetica può iniziare già nell’adolescenza o comunque nei primi anni dell’età adulta. Nelle donne la si può riscontrare in particolar modo in concomitanza con la menopausa, ma può comparire anche nella fascia d’età compresa tra i 30/40 anni. Inoltre, nel caso in cui l’alopecia androgenetica colpisca la donna, se identificata in tempo può essere arrestata, migliorando notevolmente la situazione.

Che cos’è l’alopecia?

Il termine alopecia indica una caduta o un diradamento dei capelli che non è fisiologico e può essere di diversi tipi, non si parla solo di alopecia androgenetica. Nei casi peggiori comporta una calvizie completa nella persona che ne soffre. Le cause dell’alopecia sono tante, possono essere genetiche, ormonali, nutrizionali, psicologiche e chimico-farmacologiche. Ci saranno quindi diverse forme di alopecia. L’alopecia androgenetica, come descritto in precedenza, è la forma più comune di perdita di capelli, spesso chiamata calvizie maschile o femminile. È influenzata da fattori genetici e ormonali. Quali sono le più comuni?

Alopecia areata

L’alopecia areata è una condizione in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i follicoli piliferi, causando la caduta improvvisa di ciocche di capelli. Può verificarsi su qualsiasi parte del corpo. Le perdite hanno una forma rotondeggiante e ben definita, completamente priva di capelli. È come se in quella zona i capelli non crescessero più. Purtroppo è molto imprevedibile, in alcuni casi scompare da sola, mentre in altri casi può ricomparire improvvisamente. I capelli però possono ricresce in modo spontaneo o se ci si sottopone a dei trattamenti specifici. Sia il corso che il decorso sono molto variabili. Questo problema può colpire sia uomini che donne in qualsiasi momento. Se in famiglia si hanno parenti che hanno riscontrato l’alopecia areata, si ha possibilità di incapparvi.

L’ alopecia areata è contagiosa? Assolutamente no.

Alopecia seborroica

L’ alopecia seborroica è caratterizzata da infiammazione e desquamazione della pelle, spesso accompagnata da prurito. La causa si ritiene che sia legata a una combinazione di fattori genetici, ormonali e ambientali. I sintomi tipici includono prurito, desquamazione della pelle (forfora), arrossamento e irritazione del cuoio capelluto. Nei casi più gravi l’infiammazione può portare alla perdita di capelli. Fortunatamente questa forma di alopecia è spesso reversibile se si ricorre a un trattamento per sfiammare la dermatite seborroica sottostante.

Il trattamento varia a seconda della gravità della condizione e delle sue manifestazioni.

Altri fattori per cui si può riscontrate la perdita dei capelli sono legati allo stress, che può comportare una perdita temporanea dei capelli.

Stress e caduta capelli

Lo stress può influenzare molto non solo la nostra salute generale psicofisica, ma anche quella dei capelli. La connessione tra lo stress e la perdita di capelli sussiste purtroppo, ma possiamo gestire questa situazione. Le persone che conducono una vita stressante hanno quindi più probabilità di soffrire di perdita di capelli.

I capelli seguono un proprio ciclo naturale e lo stress lo può influenzare. Questo può portare a una maggiore perdita di capelli durante la fase telogen, contribuendo così alla condizione chiamata telogen effluvium. Cosa succede se si riscontra questo fenomeno? I capelli smettono di crescere, restando inattivi per un periodo di tempo più lungo del normale per poi cadere. Una delle cause di chi soffre di effluvio telogen è di sentire “dolore ai capelli” o al cuoio capelluto, come se pizzicasse la testa.

Lo stress può influenzare gli equilibri ormonali nel corpo. I livelli elevati di cortisolo, l’ormone dello stress, possono influire negativamente sulla produzione di altri ormoni coinvolti nella salute dei capelli. Gli squilibri ormonali vanno a incidere sulla miniaturizzazione dei follicoli piliferi provocando di conseguenza la caduta dei capelli.

Non sottovalutiamo che in periodi di stress possiamo incorrere in brutte abitudini, come tirarci i capelli o grattarci il cuoio capelluto, tutte azioni che di certo non fanno bene alla nostra chioma.

Ci teniamo a sottolineare che la perdita di capelli legata allo stress di solito è reversibile. Un motivo in più per imparare a prenderci del tempo per noi e per rallentare quando la stanchezza comincia a farsi sentire.

Ciclo di vita dei capelli

Come anticipato, i nostri capelli hanno un ciclo di vita ben scandito, e anche in questo vi è una fase normale, quindi fisiologica, in cui è normalissimo riscontrare una temporanea caduta di capelli. Non è che li stiamo perdendo, ma i vecchi capelli stanno cadendo per fare spazio ai nuovi.

Il ciclo di vita dei capelli è un processo continuo suddiviso in tre fasi principali: anagen, catagen e telogen.

La prima fase, anagen, è la fase di crescita attiva del capello. La durata va dai due ai sette anni. Durante questa fase, il follicolo pilifero è attivo e produce un capello sano che cresce continuamente. Le cellule si dividono rapidamente, contribuendo così alla crescita del capello.

La fase catagen, la seconda, è una fase di transizione breve che dura solo alcune settimane. Durante il catagen, il follicolo pilifero smette di crescere e inizia a degenerare. La base del follicolo si restringe e si stacca dalla papilla dermica. La produzione di nuovi capelli si arresta, e il capello si stacca dalla sua radice.

Successivamente a questa fase, il capello può restare sul cuoio capelluto per 100 giorni. Cadrà poi da solo, con le spazzolate, o durante gli shampoo.

La fase telogen, terza e ultima fase, è quella di riposo in cui il capello staccato si trova nel follicolo, ma non cresce attivamente. Questa fase può durare diversi mesi. Alla fine della fase telogen, il capello vecchio viene espulso dal follicolo per fare spazio a un nuovo capello in fase anagen.

Il ciclo ricomincia con la fase anagen, in cui un nuovo capello inizia a crescere.

caduta capelli

È importante notare che circa il 90% dei capelli sul cuoio capelluto si trova in fase anagen in qualsiasi momento, mentre il restante 10% è diviso tra le fasi catagen e telogen.

Disturbi del ciclo pilifero, fattori genetici, squilibri ormonali o condizioni mediche possono influenzare questo ciclo e portare a problemi di perdita di capelli. La gestione di questi fattori è essenziale per mantenere la salute dei capelli e prevenire la perdita eccessiva.

Quanti capelli è normale perdere al giorno? La perdita di capelli normale che fa parte del ciclo può variare da 50 a 100 capelli al giorno.

E qui quindi veniamo a un altro fenomeno, legato appunto al ciclo di vita dei capelli, che può causarne la perdita temporanea. Stiamo parlando della fisiologia e naturale caduta dei capelli stagionale.

Caduta capelli stagionale: cos’è

La caduta stagionale dei capelli è un fenomeno fisiologico che avviene in particolare in due determinati periodi dell’anno. Questo tipo di caduta dei capelli di solito si verifica in primavera e autunno, quindi nelle stagioni di transizione, anche se può variare leggermente a seconda delle persone e di fenomeni ambientali.

Non dobbiamo considerare la caduta stagionale dei capelli un motivo di preoccupazione allarmante, poiché è un processo temporaneo. È importante notare infatti che la caduta stagionale dei capelli è diversa dalla perdita di capelli causata da condizioni più gravi, come l’alopecia di cui abbiamo parlato in precedenza. Se si sospetta una perdita di capelli eccessiva o anomala quindi, è consigliabile consultare un medico o un dermatologo per una valutazione più approfondita.

Rimedi caduta dei capelli

Come contrastare la caduta dei capelli? In base al tipo di problema adotteremo la soluzione più giusta. Se si tratta di perdita di capelli eccessiva, è fondamentale consultare uno specialista che dopo una diagnosi medica, consiglierà i trattamenti e la terapia adatta. Se invece è qualcosa di fisiologico e temporaneo come la caduta stagionale dei capelli, abbiamo diversi trattamenti che possiamo utilizzare. Prima di tutto ti consigliamo uno valido shampoo anticaduta.

Poiché ci sono in alcuni casi delle differenze tra uomo e donna, puoi anche consultare le nostre guide specifiche sul miglior shampoo anticaduta uomo e la guida su prodotti e shampoo caduta capelli donna.

Oltre ai prodotti, i rimedi contro la caduta dei capelli devono andare a rinforzare la struttura del capello, fortificandolo e donando volume alla chioma, ma devono anche preservare la salute del cuoio capelluto, evitando eventuali fastidiose irritazioni.

Importante è anche l’alimentazione. Bisogna sempre seguire una dieta ricca di nutrienti essenziali per la salute dei capelli. Includi cibi ricchi di proteine, vitamine (soprattutto vitamina A, vitamina E e vitamina D) e minerali come ferro e zinco. Puoi anche abbinare degli integratori alimentari in modo da dare più energia e nutrienti ai capelli, ma consulta sempre uno specialista.

Come scegliere il miglior shampoo anticaduta

Uno shampoo anticaduta deve contenere ingredienti che andranno a rafforzare e migliorare la crescita dei capelli e la salute del cuoio capelluto. Deve prevenire sì la caduta, ma anche la rottura dei capelli, proteggendo anche le lunghezze.

Oltre allo shampoo anticaduta, non dimenticare balsamo e maschera per capelli, ma anche altri prodotti di supporto da usare in abbinamento alla tua linea anticaduta, come le fiale.

Un ulteriore consiglio è quello di evitare l’uso eccessivo di fonti di calore dirette sui capelli, limitandone l’uso prolungato e abbinare all’utilizzo di questi dispositivi un protettore termico.

Miglior shampoo anticaduta: shampoo Evening Primrose Mirko Mazz

Lo shampoo Evening Primrose della linea Mirko Mazz è un trattamento coadiuvante per la caduta dei capelli. Deterge delicatamente i capelli tendenti alla caduta, vitalizzando ed energizzando il follicolo pelifero. Come si usa? Bisogna distribuire il prodotto sui capelli bagnati, massaggiare bene, dalla radice fino alle lunghezze e poi risciacquare. Ripetere il tutto due volte.

Vuoi acquistare i nostri prodotti? Visita lo shop, puoi contattarci oppure ti aspettiamo all’Atelier Mirko Mazz a Santarcangelo Di Romagna (RN)!

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